La Storia...
Dal 1981 al 1991 compreso, la tecnica di
tiro adottata è quella cosiddetta “ad arco nudoâ€, ossia l’arco
ricalca nel telaio e nei flettenti, forma e dimensione dei ben più noti
archi olimpici essendo, però, sprovvisto di qualsiasi tipo di bilanciamento,
di sistemi di mira
Senza entrare nei particolari del regolamento, i tiri si svolgevano in 2 tornate
(denominate voleé) durante le quali, gli arcieri dei vari rioni
(4 1 riserva) avevano a disposizione 5 frecce da scagliare contro il classico
bersaglio a cerchi concentrici policromi (quello olimpico per intendersi).
Il punteggio veniva calcolato alla fine di ogni tornata; dipendentemente dal
cerchio in cui si riusciva a posizionare la freccia, veniva assegnato un punteggio
variabile tra 0 (fuori dai cerchi, colore bianco) e 10 (cerchio più piccolo,
di colore giallo).
Nel 1992 si arrivò al cambiamento tanto sospirato dal
rione Ferraia, che fino ad allora si era battuto per l’adozione dei bersagli
utilizzati nei campionati nazionali arcieri storici: bersaglio unico di colore
nero, di dimensione variabile a seconda della tornata di tiro.
Fino a questa edizione non si era riusciti ad apportare tale cambiamento a causa
della netta opposizione da parte degli arcieri, poiché i vecchi bersagli
avrebbe garantito comunque la conquista di qualche punto anche in caso di centro
mancato.
Il numero di arcieri in gara rimase invariato, mentre le voleé di tiro
divennero 3, ognuna con 3 frecce adisposizione per atleta. I bersagli invece,
assunsero le dimensioni di 30, 15 e 10 cm (più eventuale bersaglio da
spareggio di 7 cm) a seconda della voleé, ed assumevano il punteggio
rispettivamente, di 30, 35 e 40 punti se colpiti alla prima freccia; 20, 25
e 30 se colpiti al secondo tentativo; 10, 15 e 20 se colpiti con la terza ed
ultima freccia.
La spettacolarità di questo tipo di svolgimento era dettata sia dal fatto
che questi bersagli erano ben visibili dal pubblico, sia perché c’era
la possibilità di conoscere in tempo reale il punteggio ottenuto, poiché
veniva assegnato un giudice per ogni bersaglio che, posto in un gabbiotto a
pochi metri dal “paglione†(il bersaglio rotondo recante i centri),
mostrando una bandierina di colore bianco o nero, segnalava il mancato o avvenuto
centro.
...l'AttualitÃ
Questo svolgimento si è protratto per ben 12 anni, finché nel
2003 si è arrivati ad un’ulteriore spettacolarizzazione
della gara.
Gli archi utilizzati fino a questo punto lasciano lo spazio agli archi storici
veri e propri denominati “Long Bowâ€: costituiti interamente in legno,
hanno una capacità di carico superiore del 30/40% rispetto ai precedenti
e sono sprovvisti di sistema di appoggio della freccia (il reste).
Oltre a questo c’è da dire che la tecnica di tiro è completamente
differente rispetto all'arco nudo, ed inoltre vengono abbandonate le modernissime
frecce in carbonio con pennaggio plastico, per passare alle più antiche
e storiche frecce in legno, con pennaggio di vera piuma. Le nuove frecce sono
molto leggere e ingombranti: occorre fare molta attenzione anche agli aspetti
climatici!
Le tornate di tiro sono rimaste 3 mentre le frecce a disposizione sono salite
a 4; i cerchi neri hanno abbandonato i paglioni e sono stati sostituiti da bersagli
“particolari†realizzati in gesso.
Che emozione quando vengono colpiti e finiscono in frantumi! Nella prima tornata,
vengono disposti 3 piatti di 20 cm ai vertici di un triangolo equilatero con
al centro un piccolo disco di 10 cm. I primi 3 piatti hanno un valore di 15
punti mentre il bersaglio centrale vale 40.
Alla seconda voleé, i 3 piatti ai vertici, vengono sostituiti da altri
di 15 cm, aventi valore di 20 punti, il piccolo disco centrale, ora di 7 cm di diametro, assume ora il
valore di 50 punti
All'ultima tornata, ogni arciere ha a disposizione 1 sola freccia per poter
colpire il solo bersaglio centrale (di 10 cm), valente ben 60 punti!
Non bastano più solo la mira e quel pizzico di fortuna, con i nuovi bersagli
occorre sapere scegliere la giusta strategia.
Sembra facile............
Vi aspettiamo numerosi, al prossimo Palio!!!
Data articolo: | 26/05/2011 |
Categoria: | Palio città di Pescia |
Autore: | Marco Capitanini |
Inserito da: | Marco il Gio, 26 Mag 2011 |